Introduzione di Rosanna Cavazzini
Federico Saccardin, Presidente Provincia di Rovigo
Paolo Avezzù, Sindaco di Rovigo
Gianpietro Pizzo, Sindaco di Trecenta
Simone Giaconi, Presidente del Consiglio comunale di Recanati
Interventi:
Un medico dalla parte dei poveri di Gianni Salvarani
Il Polesine al tempo di Badaloni di Sergio Firpo
Nicola Badaloni teorico del riformismo socialista di Antonio Landolfi
Dibattito:
Renzo Marangon, Assessore alle Politiche del territorio – Regione Veneto
Mario Cavriani, Presidente dell’Associazione Culturale Minelliana
Giancarlo Moschin, Associazione Culturale Giacomo Matteotti
Valerio De Bellardini, Segreteria nazionale della U.I.L. Federazione Poteri Locali
Quando facciamo la storia del gruppo parlamentare socialista, diciamo che i primi due parlamentari socialisti nel 1886 (6 anni prima della costituzione del partito socialista) furono Andrea Costa e Nicola Badaloni. Quest’ultimo era stato eletto nell’89 alla Provincia e resterà Consigliere provinciale fino al 1919, quando cesserà di fatto la sua attività politica più intensa. Poi fa la scelta di aderire al partito socialista e nel 1892 viene rieletto alla Camera. Però l’origine, la radice della formazione culturale di un tempo così lontano, è quella Democrazia radicale di origine garibaldina; già Garibaldi era stato socialista ed era socialista e insieme radicale.
Badaloni era socialista e radicale. Vedete come la storia avanza, non va indietro, ma avanza, perché il socialismo, che appunto era nato su queste impostazioni marxiste, dogmatiche, fortemente ideologiche, sente poi mano a mano che va avanti l’esigenza di crearsi una teoria dello Stato; la teoria moderna dello Stato è quella liberale, secondo cui lo Stato non deve opprimere, ma deve garantire la sfera dei diritti di libertà.
Gianni Salvarani