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Stienta paese di confine

Stienta paese di confine

27,00€

a cura di Mario Cavriani e Maria Lodovica Mutterle

Categoria: MONOGRAFIE Tag: Antonello Nave, Antonio Bolognesi, Chiara Caberletti, Emanuele Borghi, Gabriella Corazzari, Luigi Contegiacomo, Luigi Lugaresi, Maria Lodovica Mutterle, Mario Cavriani, Michelangelo Caberletti, Paolo Franco Bertasi, Sandra Trambaioli, Silvano Tamascelli, Valentino Zaghi
Anno: 2016
Pagine: 256
ISBN: 9788865660577
  • Descrizione

A vederla dall’alto dell’argine che la sovrasta, Stienta sembra quasi rannicchiarsi intorno all’alto campanile simile a un indice puntato verso il cielo. Un’immagine significativa di questo paese che rivendica, fin dagli esordi della sua storia, una forte personalità e una sorta di genius loci difficile da definire.

La bella monografia dedicata a Stienta aggiunge, già bel titolo, che si tratta di un paese di confine e in tanti, nelle 250 pagine di questo elegante volume, si sono impegnati, talora con risultati importanti, a esplorare il territorio e i suoi caratteri, ripercorrendo il filo della storia (quella grande e quella piccola), ritrovando figure e personaggi di indubbio rilievo, soffermandosi su architetture e opere d’arte, ma anche su tradizioni, feste e usanze locali. In ciascuno dei saggi, però, si può quasi sempre rintracciare il riferimento a una compattezza sociale, a dispetto delle divisioni di censo, classe e appartenenza politica e di quel groviglio di vicende e di fatti che sembra insuperabile e che viaggia parallelo allo spirito del tempo. Così si corre, ma senza affanno, dalle origini lontane ai giorni nostri, tra una lunga storia religiosa, contrassegnata da parroci e sacerdoti e chiese, e quella che racconta l’evoluzione della popolazione e della società, tra guerre e alluvioni, in sintonia con le vicissitudini stesse della nazione.

E sempre affiora quella compattezza sociale che va intesa come spirito di solidarietà e senso di appartenenza, richiamo alle medesime tradizioni familiari, attaccamento al territorio.

Non sono solamente parole, ma fatti, come è apparso evidente negli ultimi anni di guerra, nel corso dei quali Stienta ebbe a patire il peso delle feroci repressioni nazifasciste, delle vere e proprie occupazioni, con l’iniquo retaggio di lutti e miseria, dolori immensi e indimenticati. Un lungo percorso, che va dalle origini del nome (da Septingenta) ai mulini sul Po, dalle chiese ai monumenti e alla scuola, ma anche dagli albori del Risorgimento alla prima e alla seconda guerra mondiale, dalle lotte sociali alla Resistenza, dall’alluvione del ’51 alla ricostruzione, con il corollario delle figure più insigni tra Ottocento e Novecento, tra le quali vale la pena di ricordare la pittrice Carolina Marisa Occari e l’attrice Maria Paiato, ma anche due personaggi di prima grandezza come Severino Bolognesi e Emilio Bonatti.

Sergio Garbato
il Resto del Carlino, 2 giugno 2016

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