Virgilio Milani: Gli esordi
Virgilio Milani e la scultura degli anni Dieci nel Polesine
La vocazione e il mestiere
L’opera di Virgilio Milani negli anni del fascismo
Dalla sintesi all’astrazione
Un percorso tra le opere della maturità e del disincanto
La scultura del Novecento nel Polesine: Da Ettore Ferrari ad Augusto Sanavio
Scultori ‘forestieri ’ nel Polesine di età giolittiana
Guido Cremesini: uno scultore tra ufficilità e umorismo
Arturo Dazzi: cronaca di un occasione mancata
Tra Emilia e Polesine
Gaetano Samoggia e Gino Colognesi – La scultura in legno
Giuseppe Duò e Attilio Sacchetto – I vecchi e i giovani
Scultori fra tradizione, novecentismo e crisi del linguaggio plastico
Il ventennio fascista
Dopoguerra, ‘ricostruzioni’ e oltre
Indice dei nomi
Virgilio Milani ha di diritto il ruolo di primo piano nella scultura polesana del Novecento, ma non è certo l’unico personaggio da conoscere: l’elenco degli artisti nati e attivi in provincia, o nati qui ma attivi altrove, o giunti da fuori per operare in Polesine è sorprendentemente ampio. … Questa panoramica sulla scultura in Polesine nel Novecento offre un altro spunto di considerazione: se all’inizio del periodo l’artista non locale preferito dai committenti polesani era Augusto Sanavio, nella seconda metà del secolo arrivano in Polesine opere di Neri Pozza, di Angelo Biancini, di Augusto Murer, di Pericle Fazzini: rimangono episodi sporadici, e dunque non testimoniano una cultura diffusa, ma sono pur sempre termini di riferimento importanti.
Ad ogni modo, intenzionalmente Nave non fa esplicite distinzioni di valori (ma non è difficile al lettore tirare delle conclusioni): prima di arrivare a questo è necessario lasciar decantare la messe di notizie, approfondire i contesti, e se è possibile integrare quanto è emerso finora: perché l’esperienza insegna che la pubblicazione di uno studio su un argomento mai in precedenza trattato è un evento che fa emergere documenti, testimonianze, notizie che era praticamente impossibile individuare prima.
Leobaldo Traniello