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DC e PCI nel Polesine del secondo dopoguerra 1945-1948

9,00€

di Julik Zanellato
Presentazione di Gianpietro Berti

Categoria: POLESINE CONTEMPORANEO Tag: Julik Zanellato
Anno: 2000
Pagine: 266
ISBN:
  • Descrizione

Introduzione
Capitolo I
Il Polesine esce dalla guerra e dalla resistenza
Capitolo II
Il rinnovamento dei partiti e delle istituzioni
Appendice documentaria: Un anno di vita comunale a Rovigo 1945-1946
Capitolo III
Il mondo del lavoro si riorganizza
Capitolo IV
1946: l’anno delle elezioni e del primo sciopero generale
Capitolo V
La fine dei governi di unità nazionale, i riflessi in Polesine
Capitolo VI
1948: si chiude un’epoca e se ne apre un’altra
Appendice documentaria
Indice dei nomi

Questo lavoro di Julik Zanellato ricostruisce il percorso storico della DC e del PCI nel Polesine dal 1945 al 1948. Lo studio è rivolto alla specificità del contesto polesano che è quello di essere l’unica area del Veneto dove le radici popolari del socialismo hanno avuto un’effettiva consistenza.

Partendo dall’eredità politica della Resistenza e dal ruolo in essa avuto dai comunisti e dai democristiani, Zanellato focalizza le linee di continuità e di rottura che i due movimenti ebbero nell’immediato dopoguerra; continuità e rotture che portarono alla formazione inedita di organismi di massa con la loro capacità di radicamento nella società politica e civile…

Le organizzazioni sindacali sono divise tra i social-comunisti, che rivolgono la loro attenzione ai braccianti, e i democristiani intenti a perseguire gli interessi dei mezzadri e dei piccoli proprietari. Si assiste perciò ad un contrasto fra l’impostazione collettivistica, tendente alla socializzazione delle terre, e quella individualistica rivolta alla sua distribuzione attraverso la formazione della piccola proprietà contadina…

La contrapposizione nel Polesine tra DC e PCI si rivela comunque in tutti i momenti della storia nazionale, dati i loro ovvi contraccolpi a livello locale.

Naturalmente il momento di maggior scontro tra democristiani e comunisti fu quello del 18 aprile 1948, avvenimento che segna, come scrive giustamente l’autore, una svolta determinante nella vita politica polesana, come, del resto, per tutta l’Italia.

Il lavoro di Zanellato, espressione di una ricerca svoltasi in gran parte su materiale inedito, contribuisce ad ampliare la conoscenza storica su un periodo fondamentale del Polesine contemporaneo.

Giampietro Berti

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