CHI SIAMO

La nascita della “Minelliana”, come Associazione culturale editrice, si può far risalire al 1966 (I Centenario dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia). Lo spunto partì dal rodigino Luigi Stocco, appassionato sia di Storia locale che della grafica, il quale colse l’occasione per ripubblicare stralci della cronaca di Nicolò Biscaccia, testimone oculare delle giornate vissute dai rodigini nel 1866, allorché gli austriaci invasori dovettero abbandonare Rovigo e il Polesine, che poté essere occupato dall’esercito italiano senza combattere.

Antonio Minelli (1798–1883)

Voleva essere, quello, l’inizio anche di un’attività editoriale mirata non solo a far conoscere la storia di questo territorio, ma a dare pure alle pubblicazioni locali una dignità estetica. Inevitabile, quindi, dovendo dare un nome all’Associazione, richiamarsi ad Antonio Minelli, singolare tipografo rodigino, vissuto nel XIX secolo, il quale ebbe riconoscimenti addirittura europei per l’alta qualità della sua produzione.

Come associazione, la “Minelliana” si è costituita ufficialmente con proprio statuto nel 1978 ed è stata presieduta, nel primo quinquennio, dal prof. Leobaldo Traniello per passare successivamente, dal 1982 sotto la presidenza di Mario Cavriani. Da quella prima pubblicazione sul Biscaccia, è trascorso mezzo secolo e la “Minelliana” è cresciuta anche come editrice, rimanendo coerente al proprio scopo statutario: la divulgazione della storia, dell’arte e delle tradizioni del Polesine.

In questi cinquant’anni (1968-2018) si è assistito a una riscoperta della valenza culturale di questa Provincia nella varietà delle sue componenti ideologiche, letterarie, artistiche, storiche, filosofiche e politiche. L’Associazione ha costituito pertanto un saldo punto di riferimento, al di fuori dei partiti e delle istituzioni tradizionali e, con le sue iniziative, ha cooperato anzi a invertire una tendenza che sembrava caratterizzare Rovigo e il suo territorio, esposto, come è noto, alla duplice influenza di quello ferrarese e padovano.

All’attività editoriale, la “Minelliana” ha presto affiancato anche la ricerca storiografica, estendendola a livello provinciale e non solo, pubblicizzandola pure con la partecipazione a varie edizioni del Salone del Libro di Torino e riscuotendo vari riconoscimenti, a cominciare dal “Premio della Cultura 1991”, conferito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; seguito nel 2002 dal Premio “Villa Veneta”, per l’attività svolta e l’impegno profuso per “aver favorito la conoscenza, la conservazione, il recupero delle Ville Venete”, attribuito dall’Istituto Regionale Ville Venete; dalla “Segnalazione di Merito” al Premio Giornalistico “Penna d’Oca” nel 2003/04, assegnata dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Veneto.

Nel 2010 si è aggiunto inoltre il “vivo apprezzamento” del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “per l’opera di studio sul ruolo del Polesine nell’Ottocento italiano svolto da questa Associazione”.

Oggi la “Minelliana” tiene rapporti con diverse Università italiane e straniere per qualificare gli annuali convegni di studi storici; è diventata punto di riferimento per gli studiosi locali e delle province limitrofe, intervenendo con proposte e realizzazioni di mostre, spettacoli, rievocazioni storiche originali (vedi il “banchetto carbonaro” a Fratta Polesine, la sosta della regina Cristina di Svezia a Ficarolo e lo spettacolo teatrale “Sotto l’uragano: un’ora con Jessie White Mario” di Sergio Pierattini: avvenimenti e personaggi importanti e significativi che hanno contrassegnato la storia di questo territorio racchiuso tra Adige e Po, proponendo inoltre 15 edizioni del Festival di musica e cultura popolare “Ande, bali e cante”, sotto la direzione artistica di Roberto Tombesi.

Uno dei più apprezzabili risultati conseguiti dalla “Minelliana”, grazie anche alla collaborazione con l’Archivio di Stato di Rovigo, è stato senz’altro la costituzione del Centro di Studi sulla Carboneria (nel Polesine infatti, già dal 1815, si manifestarono le prime azioni di questa setta patriottica antiaustriaca). In entrambe le sedi sono stati raccolti e catalogati, in copia digitalizzata, i documenti provenienti dagli archivi di Milano, Brno e dello Spielberg, per facilitare la consultazione degli studiosi. L’iniziativa è stata sostenuta economicamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Regione Veneto.

Negli spazi dell’ex Monastero Olivetano San Bartolomeo di Rovigo, dove ha sede la “Minelliana”, oltre ad una qualificata biblioteca di “storia e cultura veneta”, sono ospitati importanti archivi: quello privato del giornalista, scrittore e poeta rodigino Gino Piva, donata dagli eredi; la collezione di testate giornalistiche, raccolte in volume, del Resto del Carlino dal 1954 al 1999, contenente anche la cronaca del Polesine; dvd della Mediateca regionale e, in formato digitale, documenti sonori e fotografici di canzoni, fiabe e usanze popolari del Polesine dell’Archivio Etnografico Provinciale (A.E.PRO).

Come editrice, la produzione editoriale complessiva della “Minelliana”, fino ad oggi, è di 215 pubblicazioni, concernenti figure, aspetti e problematiche della storia polesana moderna e contemporanea su più versanti: arte e architettura, musica colta e popolare, cronache e cronisti, personaggi illustri, studi etnografici, folclore e storia delle tradizioni.

Questa molteplice attività ha incontrato consensi e collaborazioni da parte di Enti e Istituzioni, a cominciare dalla Regione Veneto, l’Amministrazione provinciale, il Comune capoluogo, le Amministrazioni comunali del Polesine, Istituti di Credito: Cassa di Risparmio del Veneto e Casse Rurali, Fondazioni: Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Banca del Monte, Camera di Commercio e privati.

Radicata stabilmente nel tessuto sociale e culturale di Rovigo e del Polesine, la “Minelliana” costituisce una delle più attive istituzioni, nella quale si riconoscono quanti intendono operare seriamente per far conoscere e apprezzare il patrimonio culturale, artistico e storico di questa zona del Veneto, non tanto per scopi meramente eruditi o di esaltazione provinciale di un passato, ma per comprendere quali sono state le vie dell’ “incivilimento” del Polesine nel corso della sua lunga Storia.

(M.C.)

L’Associazione ha sede a ROVIGO in Piazzale S. Bartolomeo nr. 18, nel chiostro del Monastero Olivetano (sede del Museo dei Grandi Fiumi).