Italia 1919-1922. L’occasione perduta

Rovigo, sabato 5 novembre 2022

A cento anni dalla marcia su Roma la Casa Museo Giacomo Matteotti propone una riflessione a più voci sulle ragioni della crisi dello stato liberale che portarono alla vittoria del fascismo. L’Italia era uscita vincitrice dalla guerra e avrebbe avuto l’occasione storica di democratizzare e riformare le proprie istituzioni, adeguandole alla nuova società di massa che era uno dei risultati del conflitto. Invece ciò non accadde. Popolari e socialisti, i due partiti maggioritari nel Parlamento uscito dalle elezioni del 1919, non trovarono mai l’accordo necessario e il governo rimase sotto il controllo delle vecchie classi dirigenti liberali ormai al tramonto. Il paese scivolò nel disordine e la violenza, anch’essa un portato della guerra, dilagò dovunque. Ne approfittò il fascismo e Mussolini, arrivato al potere nell’ottobre del 1922, vi rimase per ventuno anni, avviando, dopo il delitto Matteotti, una dittatura che fu imitata in vari paesi europei ed extraeuropei e trascinando poi l’Italia nel baratro della Seconda guerra mondiale. Su questo momento decisivo della storia italiana novecentesca, i cui riflessi arrivano sino all’attualità, storici di comprovato valore e di vario orientamento proporranno analisi e valutazioni in un convegno che è stato pensato anche in preparazione del centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, che si celebrerà nel 2024 e per il quale si è costituito un apposito Comitato provinciale polesano.

Il convegno è stato organizzato dal Comitato scientifico che sovrintende alla Casa Museo Giacomo Matteotti di Fratta Polesine (https://www.casamuseogiacomomatteotti.it/), l’abitazione in cui visse il deputato socialista, ora dichiarata monumento nazionale e aperta al pubblico. L’incontro, al quale si potrà accedere anche attraverso gli strumenti informatici, si svolgerà a Rovigo sabato 5 novembre, al mattino nella sede dell’Università (Palazzo Angeli) e al pomeriggio presso l’Accademia dei Concordi, istituto proprietario della Casa Matteotti.

Comitato provinciale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti

Il Presidente Napolitano scrive alla Minelliana: “Continuate con tenacia iniziative di ricerca e pubblicazione”

 

La lettera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla Minelliana è giunta inaspettata e proprio per questo è stata accolta con grande sorpresa ed entusiasmo.

garibaldi-e-il-polesine“Gentile professor Cavriani – scrive la massima autorità della Repubblica, rivolgendosi al presidente dell’associazione culturale – la ringrazio per il gradito dono del volume Garibaldi e il Polesine, Jessie White e Giosue Carducci, che si inserisce in una ricca e qualificata produzione editoriale di recupero delle memorie risorgimentali. Si tratta di contributi significativi in vista delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Colgo anche l’occasione – conclude Napolitano – per esprimerle vivo apprezzamento per la vostra opera di studio sul ruolo del Polesine nell’Ottocento italiano, e l’auspicio che continuiate con tenacia nelle meritorie iniziative di ricerca e pubblicazione”.

Tale comunicazione, datata 15 marzo, giunge in risposta all’invio da parte dell’Associazione culturale ed editrice rodigina del volume Garibaldi e il Polesine, tra Alberto Mario, Jessie White e Giosue Carducci, appunto, pubblicato nel 2009 proprio dalla Minelliana e contenente gli Atti del Convegno di Studi coordinato dallo storico Zeffiro Ciuffoletti, ordinario dell’Università di Firenze.